Cassazione penale Sez. II sentenza n. 31088 del 4 agosto 2011

ECLI:IT:CASS:2011:31088PEN

Massima

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La condotta di presentazione di dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, finalizzata all'indebita percezione di erogazioni pubbliche, integra il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato di cui all'art. 316-ter c.p. e non il reato di truffa aggravata di cui all'art. 640-bis c.p., salvo che non ricorra un quid pluris rispetto alla condotta tipica descritta nell'art. 316-ter c.p. Tale reato ha carattere residuale rispetto alla truffa aggravata e non è con essa in rapporto di specialità, sicché ciascuna delle condotte ivi descritte può concorrere ed integrare gli artifici e i raggiri previsti dalla fattispecie di truffa, ove di questa fattispecie criminosa siano integrati gli altri presupposti. Pertanto, la mera presentazione di dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, finalizzata all'indebita percezione di erogazioni pubbliche, integra il reato di cui all'art. 316-ter c.p. e non il più grave reato di truffa aggravata, a meno che non ricorra un quid pluris rispetto alla condotta tipica descritta nella prima norma. Inoltre, la riconducibilità della condotta all'art. 316-ter c.p. comporta l'insussistenza del fatto di reato, qualora non sia stata superata la soglia minima di punibilità stabilita dalla stessa norma, al di sotto della quale si configura una semplice sanzione amministrativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. ((omissis)) - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Re. Ug. n. il (OMESSO);

avverso la SENTENZA della Corte di Appello di Reggio Calabria del 24.9.2010;

Visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

Udita la relazione fatta in pubblica udienza dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso.

IN FATTO E IN DIRITTO

Ha personalmente proposto ricorso per cassazione Re. U…

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