Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39781 del 30 novembre 2006

ECLI:IT:CASS:2006:39781PEN

Massima

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Il reato di corruzione si configura quando la dazione di denaro o altra utilità in favore del pubblico ufficiale costituisce il compenso per il compimento di un atto d'ufficio, anche se tale atto non sia contrario ai doveri d'ufficio. Ciò in quanto l'accordo corruttivo, che si realizza con la promessa o la dazione di denaro o altra utilità, integra di per sé un'offesa al bene giuridico tutelato dalla fattispecie incriminatrice, indipendentemente dalla natura dell'atto d'ufficio compiuto dal pubblico ufficiale. Pertanto, anche quando il denaro è versato in relazione al pagamento di uno stato di avanzamento dei lavori, che costituisce un atto dovuto per l'amministrazione, tale condotta rientra nell'ambito del reato di corruzione, qualora si inserisca in un più ampio accordo collusivo tra il privato e gli amministratori pubblici, che comprende favoritismi nell'aggiudicazione dell'appalto. Il criterio discretivo tra il reato di corruzione e quello di finanziamento illecito di partiti politici non risiede nella destinazione che i percettori fanno delle elargizioni ricevute, ma nella natura della dazione, che integra il reato di corruzione quando costituisce il compenso per il compimento di un atto d'ufficio, anche se non contrario ai doveri d'ufficio. Inoltre, quando a un unico patto corruttivo seguono più corresponsioni di denaro o altra utilità da parte del corruttore in favore del corrotto, pur essendo unico il reato, la consumazione di questo si sposta nel tempo, secondo un fenomeno assimilabile al reato progressivo, per cui ogni successiva prestazione approfondisce l'offesa al bene tutelato dalla fattispecie incriminatrice. Pertanto, il giudicato che prenda in considerazione solo parte della condotta del corruttore copre tutte le ulteriori manifestazioni del reato, rappresentate dalle successive dazioni di denaro, che integrano un frammento della stessa condotta criminosa oggetto dell'accertamento giudiziale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

In nome del Popolo Italiano

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

Sezione sesta penale

Composta dai Signori:

Dott. ((omissis))

1. Dott. ((omissis))

2. Dott. Ilario S. Martella Consigliere

3. Dott. ((omissis))

4. Dott. ((omissis))

ha pronunciato la seguente

SENTENZA

sul ricorso proposto da

Ca.Um., n. a To.An. il (...)

avverso la sentenza in data 2 dicembre 2005 della Corte di appello di Napoli

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere dott. ((omissis));

Udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per intervenuta prescrizione;

Udito per la parte civile Comune di To.An. il procuratore speciale avv. Da.Fr., che ha concluso per il rigetto del ricorso.

F…

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