Cassazione penale Sez. II sentenza n. 9405 del 7 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:9405PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere si caratterizza per la presenza di un vincolo associativo tendenzialmente permanente o stabile, l'indeterminatezza del programma criminoso e l'esistenza di una struttura organizzativa, anche minima ma adeguata a realizzare gli obiettivi illeciti. La sussistenza di tali elementi può essere desunta dalla ripartizione di compiti tra i membri dell'associazione, da una organizzazione gerarchica, dall'utilizzo di specifiche competenze per il compimento delle attività delittuose e dalla persistenza delle condotte criminose nel tempo. Il dolo del reato associativo è integrato dalla coscienza e volontà di partecipare attivamente e in modo stabile alla realizzazione del programma delinquenziale, desumibile dalla stessa realizzazione dell'attività illecita in conformità al piano associativo. Ai fini della valutazione del pericolo di reiterazione del reato, il requisito della "concretezza" richiede l'indicazione di elementi non meramente congetturali sulla base dei quali possa affermarsi che l'imputato, verificandosi l'occasione, possa facilmente commettere nuovi reati della stessa specie, mentre il requisito della "attualità" sussiste in relazione alla riconosciuta esistenza di potenziali occasioni prossime favorevoli alla commissione di ulteriori illeciti, onere motivazionale che il giudice deve adeguatamente assolvere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. TUTINELLI V. - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 1057/(OMISSIS)015 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 13/10/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. VINCENZO TUTINELLI;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. BIRRITTERI Luigi, che ha chiesto dichiararsi il ricorso inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 13 ottobre 2015, il Tribunale di Catanzaro, in funzione di giudice del riesame cautelare, ha confermato l'ordinanza del GIP presso il Tribunale …

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