Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio del potere di autotutela, può annullare d'ufficio un provvedimento di assegnazione di un suolo in zona ASI, anche oltre il termine di 18 mesi previsto dalla legge, qualora emerga l'incompatibilità tra la destinazione originaria del suolo, impressa per opere di interesse generale e servizi sociali, e l'attività produttiva per cui il suolo era stato assegnato, nonché il mancato rispetto del termine di 24 mesi per l'inizio dei lavori previsto dal regolamento consortile. L'interesse pubblico alla corretta destinazione del patrimonio immobiliare consortile deve prevalere sull'interesse del privato assegnatario, al quale può essere offerto un suolo alternativo avente analoghe caratteristiche. L'amministrazione non è tenuta a una confutazione analitica di ogni singolo argomento difensivo del privato, essendo sufficiente una motivazione che renda percepibile la ragione del mancato adeguamento dell'azione amministrativa alle deduzioni del privato.