Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27994 del 19 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:27994PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso si consuma nel momento in cui il soggetto entra a far parte dell'organizzazione criminale, senza che sia necessario il compimento di specifici atti esecutivi della condotta illecita programmata, poiché, trattandosi di reato di pericolo presunto, per integrare l'offesa all'ordine pubblico è sufficiente la dichiarata adesione al sodalizio, con la c.d. "messa a disposizione", che è di per sé idonea a rafforzare il proposito criminoso degli altri associati e ad accrescere le potenzialità operative e la capacità di intimidazione e di infiltrazione del sodalizio nel tessuto sociale. Ai fini dell'adozione di una misura cautelare personale, la nozione di gravi indizi di colpevolezza non è omologa a quella applicabile per la formulazione del giudizio di colpevolezza finale, essendo sufficiente in sede cautelare l'emersione di qualunque elemento probatorio idoneo a fondare una qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato. Integra il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso la condotta dell'imprenditore che, pur senza essere inserito nella struttura organizzativa del sodalizio criminale, metta consapevolmente la propria impresa a disposizione dell'associazione, di cui condivida metodi e obiettivi, al fine di rafforzarne il potere economico sul territorio di riferimento. Costituisce elemento indiziante ai fini del reato di partecipazione ad associazione mafiosa, ex art. 416-bis c.p., la condotta di sostegno economico a favore di detenuti inseriti nell'associazione criminale, nonché l'accettazione delle ferree regole fissate dalla commissione provinciale di Cosa Nostra sul rispetto delle zone di influenza dei vari mandamenti mafiosi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 04/08/2021 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ALFREDO GUARDIANO;
lette/sentite le conclusioni del PG Dr. ORSI LUIGI che conclude per il rigetto;
udito il difensore l'avv. (OMISSIS), in qualita' di sostituto processuale, insiste nell'accoglimento del ricorso.
FATTO E DIRITTO
1. Con l'ordinanza di cui in epigrafe il tribunale di Palermo, adito ex articolo 309, c.…

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