Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44631 del 5 novembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:44631PEN

Massima

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Il direttore sanitario di uno studio dentistico, in virtù della posizione di garanzia rivestita, è tenuto a impedire l'esercizio abusivo della professione medica da parte di soggetti non qualificati all'interno della struttura, essendo responsabile a titolo omissivo del reato commesso dal personale non autorizzato che svolge attività sanitarie in assenza dei requisiti professionali richiesti. Tale obbligo di impedire l'evento illecito non si esaurisce in un mero dovere di sorveglianza, ma impone un dovere di attivarsi concretamente per prevenire e interrompere l'esercizio abusivo, pena la configurabilità della responsabilità penale del direttore sanitario per il reato realizzato dal personale non qualificato. La valutazione della sussistenza del nesso causale tra la condotta omissiva del direttore sanitario e l'evento antigiuridico deve essere effettuata sulla base di un giudizio di elevata probabilità, senza che sia necessario dimostrare con certezza che l'intervento attivo del garante avrebbe impedito in modo sicuro la realizzazione del reato, essendo sufficiente che l'omissione abbia agevolato o reso più probabile il verificarsi dell'illecito. Pertanto, il direttore sanitario non può sottrarsi alla propria responsabilità penale adducendo di non essere stato informato dell'esercizio abusivo in atto, in quanto tale posizione di garanzia impone un dovere di vigilanza e controllo attivo sulla corretta gestione della struttura sanitaria, a prescindere dalla conoscenza effettiva dei singoli episodi di esercizio abusivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 10/05/2012 della Corte di appello di Milano;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO

1. Con la sentenza sopra indicata la Corte di app…

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