L'associazione non riconosciuta è regolata, quanto all'ordinamento interno ed all'amministrazione, anzitutto dagli accordi degli associati, lo statuto e l'atto costitutivo, espressione di autonomia negoziale, e, in difetto di disciplina negoziale, dalle norme sulle associazioni riconosciute, ritenute applicabili, salvo per quelle disposizioni che presuppongono il riconoscimento dell'ente. L'assemblea riveste un ruolo decisivo nell'ambito associativo, essendo l'organo deliberante formato da tutti i membri o associati, la cui convocazione e partecipazione è necessaria per l'adozione di valide delibere, anche in assenza di una specifica previsione statutaria. L'esclusione di un associato può essere deliberata solo per gravi motivi, previsti in modo sufficientemente specifico nello statuto, con facoltà per il medesimo di ricorrere all'autorità giudiziaria entro sei mesi dal giorno in cui gli è stata notificata la deliberazione, in mancanza di una diversa disciplina statutaria. La mera disattivazione dell'account di accesso alla piattaforma operativa dell'associazione, da parte di un soggetto terzo, non integra di per sé un provvedimento di esclusione, con la conseguenza che il rapporto associativo non si interrompe e l'associato conserva il diritto di partecipare alle attività e alle deliberazioni del sodalizio. Pertanto, la delibera assembleare adottata in assenza della convocazione e partecipazione di tutti gli aventi diritto al voto è affetta da nullità. L'accettazione, per facta concludentia, delle modifiche statutarie o regolamentari da parte degli associati non può essere desunta dalla mera inerzia o dalla partecipazione alle votazioni on-line successive alla pubblicazione delle stesse, essendo necessaria una condotta inequivocamente rivelativa del proposito di non contrastare gli effetti delle modifiche, incompatibile con la volontà di avvalersi del diritto di impugnarle.