Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 15018 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:15018SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive è un provvedimento amministrativo a carattere vincolato, la cui legittimità non è condizionata dalla necessità di esplicitare le ragioni di pubblico interesse che lo giustificano, né dalla comparazione con l'interesse privato sacrificato, neppure in presenza di un notevole lasso di tempo dalla commissione dell'abuso. L'amministrazione è tenuta soltanto a indicare in modo analitico le opere abusivamente realizzate, in modo da consentire al destinatario della sanzione di rimuoverle spontaneamente, essendo la repressione degli illeciti urbanistico-edilizi un'attività strettamente vincolata e non soggetta a termini di decadenza o prescrizione. L'omessa o inesatta indicazione dell'area da acquisire al patrimonio comunale in caso di inottemperanza all'ordine di demolizione non inficia la legittimità dell'ingiunzione, in quanto tale elemento è necessario solo per il successivo provvedimento di acquisizione. Ai fini della necessità del permesso di costruire, rileva non il criterio meramente strutturale, ma quello funzionale, essendo necessario il titolo edilizio per ogni intervento che alteri in maniera rilevante e duratura lo stato del territorio, a prescindere dalla precarietà strutturale e dall'amovibilità delle opere, ove queste siano idonee a determinare una stabile trasformazione urbanistica.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/10/2023

N. 15018/2023 REG.PROV.COLL.

N. 06325/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6325 del 2012, proposto da ((omissis)) S.r.l. (((omissis))), in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, viale dell'Astronomia, 5;

contro

Comune di ((omissis)), in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via Po, 45;

per l'annullamento

dell’ingiunzione i.t. 5044/1, prot. 0023574/or0144 del 22.05.2012, del Comune …

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