Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15262 del 20 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:15262PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando l'agente pone in essere una serie di condotte minacciose o moleste, anche se singolarmente non costituenti reato, che nel loro complesso risultano idonee a cagionare nella vittima un grave e perdurante stato di ansia o paura per la propria incolumità, inducendola a modificare le proprie abitudini di vita. Ai fini della sussistenza del reato, non è necessario che le singole condotte siano di per sé delittuose, essendo sufficiente che la loro reiterazione sia tale da ingenerare nella vittima il timore per la propria sicurezza e un mutamento delle proprie abitudini quotidiane. La valutazione dell'attendibilità della persona offesa e dell'idoneità delle condotte a provocare il grave stato di ansia o paura è rimessa al prudente apprezzamento del giudice di merito, la cui motivazione non è sindacabile in sede di legittimità se logica e priva di manifeste contraddizioni. La causa di giustificazione di cui all'art. 51 c.p. non è applicabile quando la condotta dell'agente, pur inizialmente diretta all'esercizio di un diritto, trasmoda nella lesione di altri interessi costituzionalmente garantiti, come l'incolumità e la libertà personale della vittima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/01/2021 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. BARBARA CALASELICE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. DI LEO GIOVANNI, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
udito il difensore della parte civile, Avv. (OMISSIS) che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso, con…

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