Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46368 del 30 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:46368PEN

Massima

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L'aggravante della esposizione del bene alla pubblica fede di cui all'art. 635, comma 2, n. 3, c.p. sussiste anche quando il danneggiamento riguarda un'autovettura non sottoposta a videosorveglianza, in quanto la mera esposizione del bene all'accesso e all'uso indiscriminato del pubblico integra tale circostanza aggravante, a prescindere dalla presenza o meno di sistemi di sorveglianza. Pertanto, qualora il danneggiamento abbia ad oggetto più beni, di cui solo uno sottoposto a videosorveglianza, l'aggravante si applica comunque in relazione agli altri beni esposti alla pubblica fede. La Corte di cassazione, infatti, ha affermato che la sussistenza dell'aggravante non dipende dalla concreta esposizione del bene alla pubblica fede, bensì dalla sua mera suscettibilità di essere accessibile e utilizzato indiscriminatamente dal pubblico, a prescindere dall'adozione di misure di protezione. Ciò in quanto la ratio della norma è quella di tutelare la fiducia della collettività nell'integrità dei beni esposti al pubblico, a prescindere dall'effettiva esposizione o meno del bene alla pubblica fede.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo Liber - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - rel. Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato in (OMISSIS);

avverso la sentenza 23/1/2012 della Corte d'appello di Torino, 1 sezione penale;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Domenico Gallo;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, LETTIERI Nicola, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

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