Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 1646 del 2019

ECLI:IT:TARCT:2019:1646SENT

Massima

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Il mero annullamento giudiziale di un provvedimento amministrativo per vizi formali, quali il difetto di motivazione, non comporta automaticamente la responsabilità risarcitoria della pubblica amministrazione, in quanto tale pronuncia non accerta la spettanza del bene della vita di cui il ricorrente lamenta la lesione. Perché possa configurarsi la responsabilità civile della pubblica amministrazione, è necessario che il privato provi non solo l'illegittimità del provvedimento, ma anche la sussistenza degli ulteriori requisiti dell'illecito, ovvero la condotta colposa dell'amministrazione, il nesso di causalità e l'effettiva esistenza di un danno ingiusto. L'annullamento per vizi formali lascia infatti ampi margini di discrezionalità all'amministrazione nel riesercizio del potere, senza vincolarla all'accoglimento della pretesa sostanziale del ricorrente. Pertanto, il mero annullamento di un provvedimento amministrativo per difetto di motivazione non è di per sé sufficiente a fondare la domanda risarcitoria, essendo necessaria la dimostrazione, secondo un giudizio prognostico, che il provvedimento sarebbe stato comunque adottato in senso favorevole al privato in assenza dell'agire illegittimo della pubblica amministrazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/07/2019

N. 01646/2019 REG.PROV.COLL.

N. 03191/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3191 del 2003, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Catania, via Teocrito 27;

contro

Comune di Ragusa, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Catania, via Scuto Costarelli N° 56;

per la condanna

dell’Amministrazione intimata al risarcimento dei danni cagionati con l’illegittimo provvediento di annullamento in autotutela della concessione edilizia n.240/1989.

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