Il permesso di soggiorno per lavoro stagionale, pur avendo una durata minima di venti giorni e massima di sei o nove mesi, non è soggetto a rinnovo, ma può essere prorogato fino alla durata massima prevista dalla legge, senza limiti temporali per la presentazione della relativa istanza. L'amministrazione non può pertanto negare il prolungamento del permesso di soggiorno stagionale in possesso dello straniero, sulla base della sola tardività della domanda presentata oltre i sessanta giorni dalla scadenza del precedente titolo, in quanto tale termine è previsto solo per i permessi di soggiorno rinnovabili, e non per quelli stagionali. L'amministrazione è tenuta a valutare la sussistenza dei requisiti sostanziali per il prolungamento del permesso, senza poter opporre una sanzione di irricevibilità non prevista dalla legge. Inoltre, l'amministrazione deve garantire la partecipazione procedimentale dell'interessato, comunicando i motivi ostativi all'accoglimento della domanda, al fine di consentirgli di rappresentare eventuali fatti sopravvenuti, come la richiesta di conversione del permesso di soggiorno da stagionale a lavoro subordinato, che potrebbero incidere sull'esito del procedimento.