Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3166 del 2018

ECLI:IT:TARNA:2018:3166SENT

Massima

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L'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive costituisce un atto dovuto e vincolato per l'amministrazione, non richiedendo una specifica motivazione in ordine alla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale alla rimozione dell'abuso. L'interesse pubblico alla repressione degli illeciti edilizi è in re ipsa, essendo l'ordinanza di demolizione espressione di un potere-dovere dell'autorità competente, che non è soggetto a termini di decadenza o prescrizione e che non richiede una comparazione con l'interesse privato alla conservazione della situazione di fatto abusiva, non potendosi ammettere alcun affidamento tutelabile in capo al trasgressore. L'ordinanza di demolizione, pertanto, è adeguatamente motivata attraverso la mera rappresentazione del carattere illecito dell'opera realizzata in assenza del necessario titolo abilitativo, senza che sia necessaria una particolare esternazione delle ragioni di interesse pubblico che la sorreggono. Il semplice trascorrere del tempo, inoltre, non può legittimare una situazione di illegittimità, né può imporre all'amministrazione un obbligo di comparazione dell'interesse del privato alla conservazione dell'abuso con l'interesse pubblico alla repressione dell'illecito. Infine, nel caso di istanza di accertamento di conformità edilizia, il silenzio serbato dall'amministrazione comunale oltre il termine di sessanta giorni previsto dalla legge si configura come un provvedimento tacito di rigetto, il cui impugnazione non può riguardare il difetto di motivazione, di cui è strutturalmente carente per previsione legislativa, ma solo il merito della conformità dell'opera alla normativa urbanistica.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/05/2018

N. 03166/2018 REG.PROV.COLL.

N. 02031/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2031 del 2013, integrato da motivi aggiunti, proposto da
((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, Centro Direzionale Is. E/2 Scala A;

contro

Ente Parco Nazionale del Vesuvio, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli, con cui domicilia ex lege in Napoli, via Diaz, 11;
nonché (limitatamente ai motivi aggiunti) Comune di Somma Vesuviana, in persona del legale rappresentante pro tempore, non costituito;

per l'annullam…

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