Cassazione penale Sez. III sentenza n. 9408 del 29 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:9408PEN

Massima

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Il giudice della convalida di un provvedimento amministrativo che limita la libertà personale, come il divieto di accesso agli impianti sportivi e l'obbligo di presentazione in un ufficio di polizia, è tenuto a verificare non solo la sussistenza dei presupposti di fatto che hanno determinato l'adozione della misura, ma anche la sussistenza dei requisiti di necessità e urgenza previsti dall'art. 13 della Costituzione. La motivazione sulla necessità di provvedere può desumersi anche dalla gravità del fatto e dalla pericolosità del soggetto, senza necessità di formule esplicite, mentre la motivazione sull'urgenza è richiesta solo nei casi in cui il provvedimento è destinato ad avere esecuzione prima dell'intervento del giudice. Qualora intercorra un notevole lasso di tempo tra il fatto che ha dato origine alla misura e la sua concreta applicazione, l'autorità amministrativa ha il dovere di motivare sull'attualità della pericolosità sociale del soggetto sottoposto alla misura. Il giudice della convalida deve dare conto, anche per relationem, del controllo effettuato sulla sussistenza di tutti i presupposti richiesti dalla legge per l'imposizione della misura, nonché sulla congruità della durata della stessa. In mancanza di una adeguata motivazione, il provvedimento di convalida deve essere annullato con rinvio ad altro giudice per il riesame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ONORATO Pierluigi - Presidente

Dott. CORDOVA Agostino - Consigliere

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. SQUASSONI Claudia - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difensore di:

Di. Gi. Sa., nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Firenze;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Ciro Petti;

letta la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dott. D'AMBROSIO Vito, il quale ha concluso per l'accoglimento del ricorso;

letti il ricorso e l'ordinanza denunciata;
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