Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26090 del 7 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:26090PEN

Massima

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Il concorso esterno in associazione mafiosa è configurabile quando la persona, pur priva dell'affectio societatis e non inserita nella struttura organizzativa del sodalizio, fornisce un contributo concreto, specifico, consapevole e volontario, che dispieghi un'effettiva rilevanza causale ai fini della conservazione o del rafforzamento dell'associazione e sia diretto alla realizzazione, anche parziale, del programma criminoso della medesima. Tale contributo concorsuale deve essere valutato sulla base di elementi fattuali precisi, non generici e non suscettibili di diverse interpretazioni altrettanto o più verosimili, che dimostrino in modo concordante l'effettivo apporto dell'agente al perseguimento degli scopi dell'associazione mafiosa, senza che sia sufficiente il mero ricorso all'intercessione dei vertici del sodalizio per ottenere vantaggi economici o il recupero di crediti, in assenza di una chiara dimostrazione del nesso causale tra tali condotte e il rafforzamento dell'organizzazione criminale. Inoltre, le esigenze cautelari nel caso del concorso esterno devono essere valutate con particolare rigore, richiedendosi dati e riscontri diretti e pregnanti, non riconducibili alla sola gravità del titolo di reato, circa il pericolo concreto e attuale di reiterazione della condotta delittuosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Catanzaro in data 1/06/2017;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. RENOLDI Carlo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. VIOLA ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito, per l'indagato, l'avv. (OMISSIS), comparso in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), il quale si e…

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