Il provvedimento di sospensione dei lavori edilizi, adottato dall'amministrazione comunale ai sensi dell'art. 27, comma 2, del d.p.r. n. 380/2001, ha natura strumentale e temporanea, essendo finalizzato all'adozione di eventuali successivi provvedimenti inibitori. Pertanto, una volta decorso il termine di efficacia di quarantacinque giorni previsto per legge, il relativo ricorso giurisdizionale diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto il provvedimento impugnato ha esaurito i propri effetti. Tale improcedibilità è rilevabile d'ufficio dal giudice amministrativo ai sensi dell'art. 35, comma 1, lett. c), del codice del processo amministrativo, senza che sia necessaria alcuna eccezione di parte. In tali casi, il giudice può compensare le spese processuali tra le parti, in considerazione della natura delle questioni trattate.