Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2728 del 21 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:2728PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La contestazione di una circostanza aggravante non richiede la specifica indicazione della norma che la prevede, essendo sufficiente la precisa enunciazione "in fatto" della stessa, in modo che l'imputato possa avere cognizione degli elementi di fatto che la integrano. Pertanto, ai fini della condanna per il reato di rapina aggravata ai sensi dell'art. 628, comma 3, c.p., è sufficiente che gli elementi di fatto costitutivi dell'aggravante (numero di persone, uso di armi, travisamento) siano descritti nel capo di imputazione, senza necessità di una specifica contestazione dell'ipotesi aggravata. Il giudice di merito può quindi ritenere integrata l'aggravante sulla base della descrizione del fatto, senza incorrere in un vizio di correlazione tra imputazione e sentenza. Inoltre, il motivo di ricorso in cassazione deve enunciare in modo specifico il vizio denunciato, confrontandosi con la motivazione del provvedimento impugnato; la mera riproduzione del motivo di appello, senza alcuna autonoma argomentazione, determina l'inammissibilità del ricorso. Infine, le questioni non prospettate in appello non possono essere dedotte per la prima volta in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI G. - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergi - Consigliere

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. ARIOLLI G. - Consigliere

Dott. SARACO - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/06/2017 della CORTE APPELLO di POTENZA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANTONIO SARACO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. MARINELLI FELICETTA che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorsi.
udito il difensore:
L'avvocato (OMISSIS) si riporta ai …

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