Il ruolo di mera collaboratrice tecnico-amministrativa di un soggetto apicale nell'ambito di un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati di bancarotta fraudolenta non esclude la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, qualora emerga la piena conoscenza della situazione complessiva delle società del gruppo e del relativo stato economico-finanziario, desumibile dal compendio probatorio. In tali casi, l'elemento soggettivo del concorso nel reato associativo può essere adeguatamente ricostruito sulla base di una sintetica contestazione del fatto, senza necessità di una approfondita indagine psicologica, rimessa alla successiva fase della "plena cognitio". Il giudice ha l'obbligo di motivare adeguatamente la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, anche in relazione all'elemento soggettivo, senza che possano essere censurate in sede di legittimità le valutazioni relative alla lettura del compendio indiziario, salvo vizi di manifesta illogicità o irragionevolezza.