Il trasferimento di un ente pubblico in ente pubblico economico o società di diritto privato comporta il passaggio della giurisdizione sulle controversie di lavoro successive alla data di trasformazione dalla cognizione del giudice amministrativo a quella del giudice ordinario, in applicazione dell'art. 8, comma 4, della legge n. 665 del 1996, che devolve alla giurisdizione del giudice ordinario tutte le controversie concernenti il rapporto di lavoro di diritto privato con l'ente trasformato. Tale previsione normativa, che non distingue tra controversie relative alla costituzione del rapporto e controversie relative alla sua gestione, è espressione della scelta del legislatore di allineare il regime giurisdizionale delle procedure di assunzione del personale degli enti pubblici economici ai principi comuni applicabili a tali procedure, costantemente ritenute dalla giurisprudenza non rientranti nell'ambito del potere di autorganizzazione dell'ente, essendo espressione dell'esercizio dell'attività privatistica dell'imprenditore, con la conseguenza che l'interessato risulta titolare di un diritto soggettivo e non di un interesse legittimo, e che la giurisdizione sulle relative controversie rientra nella cognizione del giudice ordinario. Pertanto, il giudice amministrativo è privo di giurisdizione sulle controversie di lavoro successive alla data di trasformazione dell'ente pubblico in ente pubblico economico o società di diritto privato, essendo tali controversie devolute alla giurisdizione del giudice ordinario.