Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23653 del 31 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:23653PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di stampo mafioso, ai fini dell'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, deve essere provata attraverso elementi indiziari chiari, univoci e concordanti, che dimostrino in modo inequivocabile il concreto contributo del soggetto all'attività criminosa del sodalizio, senza che sia sufficiente il mero legame di parentela con altri affiliati o la condivisione di scelte politiche. In particolare, le conversazioni intercettate devono essere attentamente vagliate nel loro contesto, senza trarre conclusioni affrettate o non pienamente giustificate dal tenore letterale delle dichiarazioni, soprattutto quando emergono elementi che contrastano con l'ipotesi accusatoria, come l'autonomia decisionale dell'indagato, il suo dissenso rispetto alle direttive della cosca e l'assenza di condotte concretamente rilevanti a favore degli interessi mafiosi. Inoltre, ai fini della valutazione delle esigenze cautelari, deve essere adeguatamente considerata la condotta successiva dell'indagato, come l'assenza di tentativi di fuga o di interferenze con le indagini, nonché l'abbandono di cariche politiche, elementi che possono incidere sulla concreta pericolosità sociale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 548/2012 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 02/07/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MONICA BONI;

sentite le conclusioni del PG Dott. Aniello Roberto, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.

Uditi i difensori avv.ti (OMISSIS) e (OMISSIS) i quali hanno insistito per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza resa il 27 giugno 2012 il T…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.