Consiglio di Stato sentenza n. 450 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:450SENT

Massima

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Il condono edilizio di cui all'art. 32 del decreto-legge n. 269 del 2003, convertito con modificazioni dalla legge n. 326 del 2003, non è applicabile agli abusi edilizi realizzati in assenza o in difformità del titolo abilitativo edilizio su immobili sottoposti a vincoli paesaggistici, ambientali o di altra natura, imposti anteriormente all'esecuzione delle opere, qualora il manufatto risulti altresì in contrasto con le norme urbanistiche e le prescrizioni degli strumenti urbanistici vigenti. In tali ipotesi, il diniego di condono è legittimo, a prescindere dalla conformità o meno dell'opera abusiva alle previsioni urbanistiche, in quanto il legislatore ha inteso circoscrivere l'ambito oggettivo di applicazione del condono, escludendo aprioristicamente la sanatoria di interventi edilizi realizzati in assenza o difformità del titolo e in contrasto con vincoli e strumenti urbanistici, al fine di tutelare interessi pubblici di rango superiore, quali la salvaguardia del paesaggio, dell'ambiente e dell'assetto del territorio. Il Comune, nel valutare la domanda di condono, è competente a verificare la sussistenza di tali presupposti ostativi, senza che sia necessaria l'acquisizione di specifici pareri o valutazioni di compatibilità paesaggistica da parte di altri enti. Inoltre, la mancata previa evasione di un'istanza di accertamento della compatibilità paesaggistica del manufatto, proposta ai sensi della legge n. 308 del 2004, rileva esclusivamente ai fini del conseguimento di un condono penale, con effetti di estinzione del reato ambientale, ferma restando l'applicazione delle sanzioni amministrative.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/01/2023

N. 00450/2023REG.PROV.COLL.

N. 05253/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5253 del 2015, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via Germanico, 172;

contro

Comune di Sperlonga, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Roma, via Po, 22;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio sezione staccata di Latina (Sezione Prima) n. 00962/2014, resa tra le parti, concernente il diniego concessione condono ed…

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