Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 15184 del 14 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:15184PEN

Massima

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Il reato di resistenza a pubblico ufficiale si configura quando l'imputato, con la sua condotta, si oppone in concreto all'esecuzione di un atto d'ufficio legittimamente esercitato dai pubblici ufficiali, indipendentemente dalla fondatezza o meno delle ragioni soggettive che hanno indotto l'imputato a reagire in tal modo. La reazione dell'imputato, anche se scomposta e volgare, non può essere scriminata dalla supposta arbitrarietà o ingiustizia del comportamento dei pubblici ufficiali, in quanto l'ordinamento giuridico prevede altri rimedi per contestare l'operato della pubblica amministrazione. Pertanto, il reato di resistenza a pubblico ufficiale sussiste anche quando l'imputato abbia reagito ritenendo ingiusto o arbitrario il comportamento dei pubblici ufficiali, a meno che tale reazione non sia stata provocata da un eccesso dei limiti delle attribuzioni dei pubblici ufficiali, tale da integrare una causa di giustificazione. La valutazione della condotta dell'imputato deve essere effettuata sulla base delle emergenze processuali, senza che assumano rilievo le mere prospettazioni difensive alternative dei fatti. La qualificazione giuridica del fatto come reato di resistenza a pubblico ufficiale è corretta quando la condotta dell'imputato sia inequivocabilmente tesa ad opporsi in concreto al compimento dell'atto d'ufficio, a prescindere dalla natura delle espressioni utilizzate, che possono integrare al più fattispecie di ingiuria o minaccia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. SERPICO Francesc - rel. Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SA. TI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2369/2008 CORTE APPELLO di MILANO, del 23/09/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/03/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO SERPICO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALATI Giovanni, che ha concluso per dichiarasi inammissibile il ricorso.

OSSERVA

Sull'appello proposto da…

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