La normativa in materia di rifiuti, ivi compresa la programmazione territoriale di settore, si applica anche agli impianti di recupero di rifiuti biodegradabili finalizzati alla produzione di energia rinnovabile, in quanto tali impianti rientrano comunque nel ciclo di gestione dei rifiuti, indipendentemente dalla loro destinazione energetica. Pertanto, l'autorizzazione alla realizzazione di un impianto di trattamento anaerobico e aerobico di rifiuti organici non pericolosi finalizzato alla produzione di compost ed energia elettrica deve rispettare le previsioni della programmazione provinciale in materia di gestione dei rifiuti, le quali possono derogare al principio di libera circolazione dei rifiuti urbani non pericolosi destinati al recupero solo ove espressamente previsto dalla pianificazione regionale di settore. In assenza di tali previsioni, l'autorizzazione all'apertura di nuovi impianti di trattamento della frazione organica dei rifiuti solidi urbani non può essere rilasciata, in quanto in contrasto con il principio di autosufficienza e prossimità degli impianti di recupero sancito dalla normativa. Inoltre, l'autorizzazione all'impianto deve essere preceduta dalla verifica della disponibilità del suolo in capo al soggetto richiedente e dalla comunicazione alle competenti Soprintendenze, ai sensi della normativa vigente in materia di impianti alimentati da fonti rinnovabili.