Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1549 del 2023

ECLI:IT:TARNA:2023:1549SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di demolizione di opere edilizie abusive è legittimo quando: 1. Le opere realizzate, considerate nel loro complesso e non in modo atomistico, risultano idonee a incidere in modo permanente sull'assetto edilizio e urbanistico del territorio, richiedendo pertanto il previo rilascio del permesso di costruire, in assenza del quale integrano un abuso edilizio. 2. La valutazione dell'abuso edilizio deve essere effettuata in base a una visione complessiva e non atomistica delle opere realizzate, in quanto il pregiudizio arrecato al regolare assetto del territorio deriva non da ciascun intervento a sé stante, bensì dall'insieme delle opere nel loro contestuale impatto edilizio e nelle reciproche interazioni. 3. L'ordine di demolizione, essendo un atto vincolato in quanto espressione di un'attività amministrativa doverosa di repressione degli abusi edilizi, è sufficientemente motivato dalla descrizione analitica delle opere abusivamente realizzate, senza necessità di una specifica motivazione in ordine alla mancata ottemperanza spontanea all'ordine di demolizione. 4. La presentazione di una SCIA in sanatoria non determina l'automatica cessazione dell'efficacia dell'ordine di demolizione, ma comporta solo una sospensione dello stesso, che riacquista efficacia in caso di rigetto della SCIA. 5. L'irrogazione della sanzione pecuniaria prevista dall'art. 31, comma 4-bis, del d.P.R. n. 380/2001 per la mancata ottemperanza all'ordine di demolizione è legittima, anche in assenza della previa comminazione della stessa nel provvedimento impugnato, in quanto tale sanzione costituisce una conseguenza automatica della mancata esecuzione spontanea dell'ordine di demolizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/03/2023

N. 01549/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00937/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 937 del 2019, proposto da Francesco Antonio Ambrosio, rappresentato e difeso dall’avv. Maria Spina, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Terzigno, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’avv. Antonio Zarrella, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

e con l'intervento di

ad opponendum:
Fortuna Ambrosio, rappresentata e difesa dall’avv. Giuliano Agliata, con domicilio fisico eletto presso lo studio di quest’ultimo in Napoli, via Girolamo Santacroce n. 79, e con domicilio digitale come da PE…

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