Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 6086 del 12 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:6086PEN

Massima

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Il giudice, nel determinare la pena per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti, deve applicare il regime sanzionatorio vigente al momento della commissione del fatto, anche qualora tale regime sia stato successivamente modificato in senso più favorevole per l'imputato. Ciò in ossequio al principio di legalità e di irretroattività della legge penale più sfavorevole, sanciti dall'articolo 25 della Costituzione. Pertanto, ove la pena inflitta risulti determinata sulla base di un quadro normativo successivamente modificato in senso più favorevole, il giudice di legittimità è tenuto a rilevare d'ufficio l'illegittimità della pena, annullando la sentenza impugnata e rinviando ad altro giudice per la corretta determinazione della sanzione, in applicazione della disciplina vigente al momento della commissione del fatto. Tale principio trova applicazione anche nel caso in cui il ricorso per cassazione sia stato dichiarato inammissibile, salvo l'ipotesi di ricorso tardivo, in quanto l'illegittimità della pena è rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado del procedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. BASSI Alessand - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/12/2013, della Corte d'appello di Bari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. BASSI Alessandra;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. TOCCI Stefano, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento in epigrafe, in riforma della sentenza del Tribunale monocratico di Bari…

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