Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 214 del 2021

ECLI:IT:TARPIE:2021:214SENT

Massima

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La servitù di uso pubblico su un'area privata non priva i proprietari delle loro prerogative dominicali, né legittima l'amministrazione a consentire usi individuali dell'area senza il previo assenso dei proprietari, salvo che ciò non sia espressamente previsto dalla disciplina regolamentare o dalle convenzioni urbanistiche che hanno istituito la servitù. L'estensione e i limiti della servitù di uso pubblico costituiscono una questione di natura civilistica, da valutare in concreto sulla base dei titoli che l'hanno istituita, e non possono essere unilateralmente modificati dall'amministrazione attraverso l'adozione di atti regolamentari, in assenza di un interesse diretto e attuale del ricorrente a contestare tale modifica.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/03/2021

N. 00214/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00895/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 895 del 2015, proposto da
Pietro Tomaino, rappresentato e difeso dagli avvocati Giorgio Vecchione, Riccardo Vecchione, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv.to Giorgio Fabrizio Enrico Vecchione in Torino, corso V. Emanuele II, 82;

contro

Comune di Rivarolo Canavese, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Giovanni Martino, con domicilio eletto presso il suo studio in Torino, via Giuseppe Giusti, 3;

nei confronti

Panificio La Torre s.a.s. di Salvalaggio Massimo & C., non costituito in giudizio;

per l'annullamento

del…

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