La concessione di beni demaniali marittimi con finalità turistico-ricreativa, pur essendo soggetta a proroga legale ai sensi dell'art. 1, comma 18, del d.l. n. 194/2009, non si estende alle convenzioni aventi ad oggetto la mera gestione di servizi collegati alla balneazione, valorizzazione e tutela ambientale di aree comunali, in quanto tali convenzioni non rientrano nella nozione di "concessione demaniale marittima" e, pertanto, non beneficiano della proroga legale prevista dalla citata normativa. Inoltre, l'Amministrazione comunale, nel valutare l'applicabilità della proroga legale, non incorre in vizi di eccesso di potere per difetto di istruttoria, disparità di trattamento o contraddittorietà, qualora abbia adeguatamente motivato le ragioni per cui la convenzione in esame non rientra nell'ambito di applicazione della disciplina di cui all'art. 1, comma 18, del d.l. n. 194/2009 e s.m.i. e, conseguentemente, abbia disposto la cessazione degli effetti del rapporto concessorio alla naturale scadenza, fissata contrattualmente al 31 maggio 2015, consentendo la prosecuzione dei servizi di interesse pubblico fino all'individuazione di un nuovo gestore, al fine di assicurare la tutela dell'ambiente e della pubblica incolumità.