Cassazione penale Sez. I sentenza n. 10705 del 14 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:10705PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La custodia cautelare in carcere è legittimamente applicabile, in presenza della contestazione della circostanza aggravante di cui all'art. 416-bis.1 c.p., quando le modalità esecutive della condotta estorsiva, caratterizzate da lunga durata, reiterazione e minacce insistenti, denotano una particolare gravità e pericolosità sociale dell'indagato, tale da rendere inadeguate misure meno afflittive, anche in considerazione dei suoi rapporti con soggetti inseriti in contesti mafiosi. In tali casi, la motivazione del provvedimento cautelare può limitarsi a dare conto delle ragioni di esclusione delle esigenze cautelari, senza necessità di una puntuale dimostrazione della loro sussistenza, in applicazione della presunzione relativa di pericolosità sociale prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p. Inoltre, il giudizio di inadeguatezza in radice di misure diverse dalla custodia in carcere a contenere il pericolo di reiterazione del reato costituisce pronuncia implicita sull'impossibilità di impiego degli strumenti elettronici di controllo a distanza di cui all'art. 275-bis c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. CALA Sas ELICE Barba - rel. Consigliere

Dott. FILOCAMO Fulvio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 14/03/2022 del TRIB. LIBERTA' di MESSINA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. BARBARA CALASELICE;
sentite le conclusioni del Sostituto Procuratore generale, GUERRA MARIAEMANUELA, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito il difensore, avv. CAMPANELLA Sebastiano, che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe, il Tribunale di Messina, in funzione di giu…

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