Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3091 del 22 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:3091PEN

Massima

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Il giudice può disporre la confisca di prevenzione di beni immobili e di somme di denaro anche in assenza di una prova certa della loro origine illecita, qualora risulti una significativa sproporzione tra il valore dei beni posseduti dal soggetto sottoposto a misura di prevenzione e i redditi da lui dichiarati o comunque lecitamente posseduti, in quanto tale sproporzione integra una presunzione di illecita provenienza delle risorse impiegate per l'acquisto dei beni. Tuttavia, tale presunzione può essere superata dalla dimostrazione, da parte del soggetto interessato, dell'esistenza di redditi leciti sufficienti a giustificare l'acquisizione dei beni, anche se riferiti a un periodo diverso da quello dell'acquisto. Il giudice è tenuto a verificare la correlazione temporale tra l'insorgenza della pericolosità sociale del soggetto e l'acquisizione dei beni da sottoporre a confisca, in applicazione del principio secondo cui la confisca di prevenzione può riguardare solo i beni acquisiti nel periodo in cui si è manifestata la pericolosità, salvo che questa investa l'intero percorso esistenziale del proposto. Inoltre, il ricorso per cassazione avverso il decreto che dispone la confisca di prevenzione è inammissibile se proposto dal difensore del terzo interessato privo di procura speciale, in quanto il terzo interessato ha l'onere di costituirsi con un difensore munito di tale procura.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI A.M. - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A - Consigliere

Dott. PISTORELLI Lu - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata ad (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso il decreto del 9/7/2014 della Corte d'appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Luca Pistorelli;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. GAETA Piero, il quale ha richiesto che i ricorsi vengano dichiarati inammissibili.
RIT…

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