Cassazione penale Sez. I ordinanza n. 4725 del 31 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:4725PEN

Massima

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La dichiarazione di illegittimità costituzionale di una norma penale diversa dalla norma incriminatrice, applicata nel giudizio di cognizione ai fini della determinazione della pena, non incide sulla sentenza di condanna passata in giudicato, la cui esecuzione non può essere impedita o ridotta dal giudice dell'esecuzione. Il giudicato rappresenta un limite invalicabile all'espansione retroattiva degli effetti delle pronunce di incostituzionalità, salvo che riguardino la norma incriminatrice. Pertanto, la sentenza di condanna irrevocabile, pronunciata in applicazione di una norma penale sostanziale successivamente dichiarata incostituzionale, non può essere revocata o riesaminata in executivis al fine di adeguare la pena al nuovo assetto normativo, in quanto la determinazione della sanzione è cristallizzata nel provvedimento definitivo e non può essere più rimessa in discussione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - rel. Consigliere

Dott. CAIAZZO Luigi - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI NAPOLI;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 5315/2012 TRIBUNALE di NAPOLI, del 20/02/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MASSIMO VECCHIO;

Letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del dott. CEDRANGOLO Oscar, sostituto procuratore generale della Repubblica presso questa Corte, il quale ha concluso per la inammissibilita' del ri…

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