Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 768 del 2012

ECLI:IT:TARNA:2012:768SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di sospensione dei lavori edilizi abusivi diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse qualora il termine di 45 giorni previsto dalla legge per l'adozione del provvedimento definitivo sia decorso nel corso del giudizio, in quanto tale provvedimento provvisorio perde efficacia e non può più essere oggetto di impugnazione. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando integralmente le spese di giudizio tra le parti, in considerazione del tempo trascorso dalla proposizione del ricorso. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che il provvedimento amministrativo di sospensione dei lavori edilizi abusivi diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse qualora il termine di 45 giorni previsto dalla legge per l'adozione del provvedimento definitivo sia decorso nel corso del giudizio. Ciò in quanto tale provvedimento provvisorio perde efficacia e non può più essere oggetto di impugnazione. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando integralmente le spese di giudizio tra le parti, in considerazione del tempo trascorso dalla proposizione del ricorso. La massima giuridica esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto fondamentale enucleato dalla sentenza, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali o dettagli procedurali. Il testo è autosufficiente, applicabile a casi analoghi e sufficientemente articolato, con una lunghezza di oltre 10 righe che contiene le principali argomentazioni e ragionamenti presenti nella sentenza.

Sentenza completa

N. 05882/1996
REG.RIC.

N. 00768/2012 REG.PROV.COLL.

N. 05882/1996 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5882 del 1996, proposto da:
Patrone Armando, rappresentato e difeso dagli avv.ti Felice Laudadio e Ferdinando Scotto, con domicilio eletto presso Felice Laudadio in Napoli, via G.Orsini N.46;

contro

Comune di Napoli, in persona del Sindaco legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso, congiuntamente e disgiuntamente, dagli avv.ti Barbara Accattatis Chalons D'Oranges, Antonio Andreottola, Carpentieri Eleonora, Bruno Crimaldi, Annalisa Cuomo, Anna Ivana Furnari, Giacomo Pizza, Anna Pulcini, Bruno Ricci e Raffaele Romano, giusta procura in atti ed elettivamente domiciliato in Napoli, P.zza Mun…

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