Cassazione penale Sez. III sentenza n. 3436 del 26 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:3436PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la legittimità di un provvedimento amministrativo che impone l'obbligo di presentazione periodica presso un ufficio di polizia a carico di un soggetto sottoposto al divieto di accesso agli stadi, deve verificare la sussistenza di sufficienti indizi in ordine al fatto attribuito all'interessato, il quale deve rientrare tra quelli previsti dalla legge come presupposto per l'adozione di tale misura. A tal fine, non è necessario un giudizio di penale responsabilità, essendo sufficiente l'accertamento della pericolosità sociale del soggetto, desumibile dalla sua partecipazione attiva ad episodi di violenza in occasione di manifestazioni sportive o dall'aver incitato, inneggiato o indotto alla violenza. Quanto ai requisiti di necessità e urgenza, richiesti dall'art. 13 Cost. per l'adozione di provvedimenti limitativi della libertà personale da parte dell'autorità amministrativa, la motivazione sulla necessità non richiede necessariamente formule esplicite, potendo desumersi dalla gravità del fatto e dalla pericolosità del soggetto. L'omissione della motivazione sull'urgenza determina l'invalidità del provvedimento solo nei casi in cui esso abbia avuto efficacia prima dell'intervento del giudice. Quando invece intercorra un notevole lasso di tempo tra il fatto da cui origina l'imposizione della misura e il provvedimento stesso, l'autorità amministrativa ha il dovere di motivare sull'attualità della pericolosità sociale del soggetto sottoposto alla misura.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ALTIERI Enrico - Presidente

Dott. CORDOVA Agostino - Consigliere

Dott. ONORATO Pierluigi - Consigliere

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. FIALE Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difensore di Lu. Ja., nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Firenze del 28 febbraio del 2007;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Ciro Petti;

letta la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dott. Francesco Mauro Iacoviello, il quale ha concluso per il rigetto del ricorso;

letti il ricorso e l'ordinanza denunciata.

Osserva quanto segue:

IN FATTO

Con ordinanza del 28 …

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