Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35553 del 17 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:35553PEN

Massima

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La misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza può essere applicata quando sussistono i requisiti di attualità e concretezza della pericolosità sociale del soggetto, desumibili da precedenti condanne e appartenenza a contesti criminali, anche se risalenti nel tempo, purché permangano elementi idonei a far ritenere il perdurare della pericolosità. La misura di prevenzione patrimoniale della confisca può essere disposta quando vi sia una evidente sproporzione tra il valore dei beni acquisiti e i redditi dichiarati dal proposto e dal suo nucleo familiare, in assenza di una plausibile giustificazione della legittima provenienza di tali beni. Il sindacato di legittimità sulla motivazione del provvedimento di applicazione delle misure di prevenzione è limitato alla verifica della logicità e coerenza della stessa, senza poter entrare nel merito delle valutazioni discrezionali operate dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 230/2010 CORTE APPELLO di PALERMO, del 19/10/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. EMANUELE DI SALVO;

lette le conclusioni del PG, per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) ricorre per cassazione, a mezzo del difensore, avverso il decreto emesso dalla Corte d'appello di Palermo il 19 -10-2011, che ha confe…

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