Cassazione penale Sez. III sentenza n. 13220 del 1 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:13220PEN

Massima

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Il reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, si configura quando più soggetti si associano al fine di commettere più delitti di introduzione, trasporto e commercio di ingenti quantitativi di droga, con ruoli e compiti ben definiti all'interno dell'organizzazione criminale, dotata di uomini e mezzi strumentali. Tale reato associativo si distingue dal concorso di più persone nel singolo reato di detenzione e spaccio di droga, di cui all'art. 73 del medesimo decreto, in quanto l'associazione deve avere una struttura organizzativa stabile e duratura, finalizzata alla commissione di una pluralità di reati, con una ripartizione di compiti e ruoli tra i partecipi. La condotta del singolo partecipe all'associazione, anche se limitata a specifici contributi, è comunque punita come reato associativo, a prescindere dall'effettiva realizzazione dei singoli reati-scopo, in ragione del pericolo concreto derivante dalla stessa esistenza dell'associazione criminale. Pertanto, la responsabilità penale per il reato di cui all'art. 74 D.P.R. n. 309/1990 sussiste anche in assenza della prova della commissione di singoli reati-fine, essendo sufficiente la dimostrazione dell'esistenza di un vincolo associativo stabile e duraturo, finalizzato alla commissione di più delitti di traffico di droga, con una ripartizione di compiti e ruoli tra i partecipi. La condanna per tale reato associativo non preclude, inoltre, la possibilità di una contestuale condanna per i singoli reati-fine, in virtù del principio di assorbimento, laddove i medesimi fatti siano stati oggetto di distinte imputazioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. DE MASI Oronzo - Consigliere

Dott. ROSI Elisabet - rel. Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 5083/2008 CORTE APPELLO di MILANO, del 22/04/2014;
visti gli atti, la sentenza ed i ricorsi;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/12/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROSI Elisabetta;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. BALDI Fulvio, che concluso per l'annullamento con rinvio;
Udito il difensore (OMISSIS) per i ricorrenti (OMISSIS) e (OMISSIS), si riporta ai mo…

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