Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39537 del 29 agosto 2017

ECLI:IT:CASS:2017:39537PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Ai fini della valutazione dei gravi indizi di colpevolezza per il reato di associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p., il giudice del riesame è tenuto a motivare in modo puntuale e non meramente assertivo sulle specifiche deduzioni difensive, senza limitarsi a un mero richiamo alle argomentazioni del provvedimento impugnato. In particolare, il giudice deve esaminare e confutare in modo adeguato: 1) Gli esiti di precedenti procedimenti giudiziari riguardanti la posizione dell'indagato, anche se conclusisi con provvedimenti favorevoli, al fine di valutarne la rilevanza rispetto alle nuove acquisizioni probatorie. 2) Le circostanze di fatto, anche se apprese in via indiretta dai collaboratori di giustizia, che possano smentire o ridimensionare il quadro indiziario a carico dell'indagato, senza limitarsi a una mera riproduzione delle dichiarazioni accusatorie. 3) La necessità di individuare, in concreto, un ruolo dinamico e funzionale dell'indagato all'interno del presunto sodalizio mafioso, non essendo sufficiente una generica contiguità o vicinanza agli ambienti criminali. 4) L'attendibilità e la coerenza intrinseca delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, vagliandone i possibili riscontri e le eventuali contraddizioni o incongruenze, senza attribuire valore probatorio automatico alle loro propalazioni. La motivazione del provvedimento cautelare deve essere adeguata e scevra da profili di illogicità manifesta, al fine di consentire un effettivo controllo sull'esercizio del potere cautelare da parte del giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. SCOTTI Umberto Luigi - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa il 27/03/2017 dal Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Paolo Micheli;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Tocci Stefano, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
uditi per il ricorrente gli Avv.ti (OMISSIS), i quali hanno concluso chiedendo l'accog…

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