Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3723 del 27 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:3723PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione del compendio probatorio, anche con riferimento alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, purché la motivazione sia logica, congrua e rispettosa dei criteri di legge. Il sindacato di legittimità è limitato all'accertamento di eventuali vizi logici o giuridici della motivazione, senza possibilità di una nuova valutazione del merito. In particolare, il riconoscimento fotografico e le dichiarazioni concordanti di più fonti attendibili, debitamente motivate, possono costituire prova sufficiente per affermare la responsabilità penale dell'imputato, anche in assenza di riscontri esterni individualizzanti. Inoltre, la determinazione della pena rientra nella discrezionalità del giudice di merito, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o violazione di legge, purché siano correttamente applicati i criteri di cui all'art. 133 c.p. La mera prospettazione di una diversa lettura dei fatti non è sufficiente a integrare un vizio di motivazione censurabile in Cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamil - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3176/13 in data 28/5/2013 della Corte di Appello di Napoli;

visti gli atti, la sentenza e i ricorsi;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ALMA ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. FRATICELLI Mario, che ha concluso chiedendo il rigetto di entrambi i ricorsi;

udito il difensore dell'imputato (OMISSIS)…

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