Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18554 del 3 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:18554PEN

Massima

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Il reato di usura si configura quando il soggetto attivo, approfittando dello stato di bisogno della persona offesa, le impone condizioni di restituzione del prestito eccessivamente gravose e sproporzionate rispetto all'entità del prestito stesso, determinando una significativa menomazione della sua autonomia contrattuale. Ai fini della configurabilità del reato, è necessario che al momento dell'erogazione del prestito sussista uno stato di bisogno della persona offesa, tale da indurla ad accettare le condizioni usurarie, e che il soggetto attivo abbia consapevolmente sfruttato tale situazione di debolezza economica per imporre un tasso di interesse manifestamente sproporzionato. Il mero decorso di un lungo lasso di tempo tra l'erogazione del prestito e la successiva pattuizione degli interessi non esclude la rilevanza penale della condotta, qualora emerga che il soggetto attivo abbia approfittato dello stato di bisogno della persona offesa per imporre condizioni usurarie. Inoltre, l'aggravante dell'aver commesso il fatto in danno di un imprenditore in stato di bisogno si configura quando l'usura abbia riguardato un soggetto che, pur esercitando un'attività imprenditoriale, versi in una situazione di difficoltà economica tale da indurlo ad accettare le condizioni imposte dal soggetto attivo. Infine, l'aggravante dell'aver agito con modalità mafiose si applica quando la condotta usuraria sia accompagnata da elementi che rivelino il riferimento a un contesto di criminalità organizzata, come l'utilizzo di un linguaggio e di modalità tipiche dell'agire mafioso, la formulazione di minacce esplicite o implicite, il vanto di legami con organizzazioni criminali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. SARACENO ((omissis)) - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/06/2018 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ANTONIO SARACO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. TAMPIERI LUCA che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso presentato da (OMISSIS).
Il Proc. Gen. conclude per l'annull…

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