Cassazione penale Sez. V sentenza n. 37352 del 14 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:37352PEN

Massima

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Il reato di false dichiarazioni sulla propria identità a pubblico ufficiale può essere contestato anche in relazione a condotte pregresse, purché espressamente indicate nel capo di imputazione, senza che ciò comporti una violazione del diritto di difesa dell'imputato. Infatti, la contestazione della circostanza aggravante di cui all'art. 495, comma 2, c.p. rende evidente che l'imputato è chiamato a rispondere anche di azioni diverse da quella specifica oggetto di accertamento, senza che sia necessaria una contestazione analitica di ciascuna condotta pregressa. Inoltre, l'erronea contestazione di una circostanza aggravante dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale non determina l'annullamento della sentenza, qualora l'imputato abbia già beneficiato di circostanze attenuanti ritenute prevalenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ME. JE. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 4837/2009 CORTE APPELLO di TORINO, del 19/02/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 08/07/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA VESSICHELLI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IZZO Gioacchino, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

Propone ricorso per cassazione Me. Je. avverso la sentenza de…

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