Cassazione penale Sez. II sentenza n. 53395 del 22 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:53395PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione del provvedimento cautelare emesso dal tribunale del riesame, deve verificare la congruenza della stessa rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter riesaminare la ricostruzione dei fatti operata dal giudice di merito. Pertanto, il ricorso per cassazione è ammissibile solo se denuncia la violazione di specifiche norme di legge ovvero la manifesta illogicità della motivazione, ma non anche quando propone una diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito. In tema di misure cautelari personali, la valutazione della gravità indiziaria e della sussistenza delle esigenze cautelari deve essere effettuata dal giudice di merito in modo congruo e logico, senza incorrere in vizi di motivazione censurabili in sede di legittimità. In particolare, il giudice di merito può fondare il proprio giudizio sulla complessiva valutazione degli elementi investigativi acquisiti, anche quando le dichiarazioni dei coimputati non siano pienamente attendibili, purché la motivazione risulti logica e coerente. Analogamente, il giudice di merito può ritenere sussistenti le esigenze cautelari sulla base di una valutazione complessiva della pericolosità sociale del soggetto, desunta da elementi quali la modalità di commissione del reato, i precedenti penali e l'assenza di segni di resipiscenza, senza incorrere in vizi di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. LOMBARDO ((omissis)) - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

Sul ricorso proposto nell'interesse di:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS), attualmente detenuto per questa causa, rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Bologna, in funzione di giudice del riesame, n. 425/2014 in data 05.05.2014;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Dott. PELLEGRINO Andrea;

udita la requisitoria del sostituto procuratore generale Dott. FRA…

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