Cassazione penale Sez. I sentenza n. 51390 del 22 dicembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:51390PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, ai fini dell'applicazione di misure di prevenzione personali nei confronti di soggetti indiziati di appartenenza ad associazioni di tipo mafioso, deve accertare l'attualità della pericolosità sociale del proposto, valutando l'evoluzione della sua personalità anche in relazione al periodo di espiazione della pena o di custodia cautelare, senza attribuire rilievo esclusivo al mero buon comportamento carcerario, ma tenendo conto di elementi sintomatici di un effettivo percorso di ravvedimento e di distacco dalle logiche criminali precedentemente condivise. Ove, tuttavia, emerga una condotta di vera e propria "partecipazione" all'associazione mafiosa, piuttosto che di mera "appartenenza", è possibile applicare la presunzione semplice relativa alla stabilità del vincolo associativo, purché la sua validità sia verificata alla luce degli specifici elementi di fatto desumibili dal caso concreto e non costituisca l'unico fondamento dell'accertamento di attualità della pericolosità. Quanto alla misura di prevenzione patrimoniale, il giudice deve procedere ad un analitico raffronto tra le disponibilità finanziarie lecite del proposto e del suo nucleo familiare e i valori patrimoniali oggetto di apprensione, senza limitarsi ad affermazioni meramente assertive, ma fondando la decisione su dati contabili oggettivamente verificabili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CENTOFANTI Francesco - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. CURAMI Micaela Seren - Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - Consigliere

Dott. FILOCAMO Fulvio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto emesso in data 19/10/2022 dalla Corte di appello di Palermo;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa CALASELICE BARBARA;
letta la requisitoria del Sostituto Procuratore generale, Dott. RICCARDI G., che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il decreto impugnato la Corte …

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