Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio della propria giurisdizione, ha il potere di nominare un commissario ad acta per assicurare l'esecuzione di una propria precedente sentenza, qualora l'amministrazione rimanga inadempiente all'ordine di provvedere impartito dal giudice. Tale potere si fonda sull'art. 21-bis, comma 2, della legge n. 1034/1971, che consente al giudice amministrativo, su richiesta di parte, di sostituirsi all'amministrazione inerte e di individuare un soggetto idoneo a provvedere in luogo della stessa, entro un termine perentorio, al fine di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale e il rispetto del principio di legalità dell'azione amministrativa. La nomina del commissario ad acta rappresenta, pertanto, uno strumento di attuazione coattiva della sentenza, volto a superare l'inerzia dell'amministrazione e a dare piena esecuzione al giudicato, assicurando così la realizzazione del diritto riconosciuto al ricorrente.