Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14806 del 10 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:14806PEN

Massima

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Il dolo di tentato omicidio può essere desunto dalla gravità e modalità dell'azione violenta, dalla natura dell'arma utilizzata, dalla zona colpita e dalla reiterazione dei colpi, anche se la vittima non è deceduta, purché l'azione sia stata idonea a cagionare la morte e l'agente abbia agito con la consapevolezza e volontà di uccidere, anche se poi abbia desistito per cause indipendenti dalla sua volontà. La credibilità della persona offesa, valutata nel suo complesso e in relazione agli altri elementi di prova, può costituire fondamento sufficiente per l'affermazione della responsabilità penale, anche in assenza di riscontri esterni, purché la sua deposizione sia lineare, coerente e trovare conferma in altri elementi probatori. L'alibi falso proposto dall'imputato costituisce indice di colpevolezza. La mancata prosecuzione dell'azione violenta dopo il primo colpo non esclude il dolo di omicidio, qualora l'agente abbia ragionevolmente ritenuto di aver già raggiunto l'obiettivo perseguito. La condotta di minaccia e molestia reiterata nei confronti della vittima, sfociata nell'aggressione violenta, integra il reato di atti persecutori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2391/2013 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 05/05/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/01/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO ROCCHI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FODARONI ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 5/5/2014, la Co…

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