Cassazione penale Sez. V sentenza n. 430 del 8 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:430PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato si configura anche quando il contributo del singolo concorrente, pur non essendo direttamente causale rispetto all'evento, si concretizza nell'assicurare agli altri partecipi un maggiore senso di sicurezza e di stimolo all'azione criminosa, realizzando così una chiara adesione alla condotta delittuosa. La mera presenza sul luogo del delitto, se accompagnata da circostanze che denotino una partecipazione attiva, ancorché non determinante, è sufficiente per affermare la responsabilità del concorrente. Il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche e della sospensione condizionale della pena può essere adeguatamente motivato dalla gravità dei fatti, sintomatica di una consistente propensione a delinquere dell'imputato, che impedisce di formulare una prognosi positiva sulla sua futura condotta. La desistenza volontaria dal reato non ricorre quando l'interruzione dell'azione criminosa è dovuta a fattori esterni e non a una scelta spontanea dell'agente, mentre la circostanza attenuante della minima partecipazione presuppone un contributo del concorrente talmente marginale da risultare trascurabile nell'economia complessiva dell'azione delittuosa, circostanza che non ricorre quando il concorrente ha assicurato agli altri partecipi un ruolo essenziale, come il rapido spostamento da un luogo all'altro per la commissione dei reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Presidente

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS) e da (OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza pronunciata dalla corte di appello di Roma il 26.5.2014;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere dott. Alfredo Guardiano;
udito il pubblico ministero nella persona del sostituto procuratore generale dott.ssa FILIPPI Paola che ha concluso per il rigetto del ricorso presentato nell'interesse del (OMISSIS) e per l'annullamento della sentenza …

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