Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22897 del 28 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:22897PEN

Massima

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Il diritto di critica, pur potendosi esplicare anche con toni aspri o polemici, non può mai trasmutare nella contumelia, nel dileggio o nell'insulto inutilmente offensivo, che lede ingiustificatamente la reputazione altrui. Pertanto, la diffusione di espressioni offensive e gratuitamente lesive della dignità della persona, anche se riconducibili all'esercizio del diritto di critica, integra il reato di diffamazione, non potendo essere giustificata dalla mera finalità di esprimere un giudizio negativo. La comunicazione di un messaggio diffamatorio attraverso un sito internet, per sua natura destinato ad essere normalmente visitato da un numero indeterminato di soggetti, realizza il requisito della plurima comunicazione richiesto dalla legge per la configurabilità del reato di diffamazione, a prescindere dall'effettiva diffusione del contenuto lesivo. Inoltre, la riferibilità del messaggio diffamatorio all'autore può essere desunta da gravi, precisi e concordanti indizi, quali la presenza del nome e cognome dell'imputato nel testo pubblicato online, senza che sia necessaria una consulenza tecnica per accertare la provenienza della pubblicazione da specifici dispositivi informatici riconducibili all'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. POSITANO G. - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1041/2012 CORTE APPELLO di LECCE, del 08/01/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 02/12/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GABRIELE POSITANO;

Il Procuratore generale della Corte di Cassazione, Dr. Scardaccione Eduardo Vittorio, conclude chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.

Per la parte civile e' presente l'Avvocato (OMISSIS), il quale conc…

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