Cassazione civile Sez. VI ordinanza n. 13621 del 2 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:13621CIV

Massima

Generata da Simpliciter
La litispendenza sussiste tra cause identiche sul piano soggettivo e oggettivo, anche se pendenti in gradi diversi di giudizio, in quanto il giudice successivamente adito è tenuto a dichiarare la litispendenza rispetto alla causa identica precedentemente iniziata, a norma dell'art. 39, comma 1, c.p.c., a prescindere dal fatto che quest'ultima sia già stata decisa in primo grado e penda in appello. Tale principio, affermato dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione con la sentenza n. 27846 del 2013, costituisce un mutamento giurisprudenziale rispetto all'orientamento precedente, secondo cui la litispendenza non era configurabile tra cause pendenti in gradi diversi, potendo al più sussistere un'ipotesi di sospensione del processo ai sensi dell'art. 295 c.p.c. Pertanto, il giudice successivamente adito è vincolato a dichiarare la litispendenza, anche quando la causa precedentemente introdotta sia già stata decisa in primo grado e penda in appello, in applicazione del principio di economia processuale e di concentrazione del contenzioso, al fine di evitare il rischio di pronunce contrastanti. Tale soluzione, pur essendo sopravvenuta rispetto alla proposizione del ricorso in esame, deve essere applicata in continuità con il nuovo orientamento giurisprudenziale delle Sezioni Unite, in quanto espressione di un principio di diritto vincolante per il giudice di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE 3

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FINOCCHIARO Mario - Presidente

Dott. AMENDOLA Adelaide - Consigliere

Dott. DE STEFANO Franco - rel. Consigliere

Dott. BARRECA ((omissis)) - Consigliere

Dott. CARLUCCIO Giuseppa - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 14112/2013 proposto da:

(OMISSIS) (OMISSIS), elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentata e difesa dall'avvocato (OMISSIS), giusta procura a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

(OMISSIS);

- intimato -

avverso la sentenza n. 2708/2012 della CORTE D'APPELLO di ROMA del 24/04/2012, depositata il 17/05/2012;

udita la relazione della causa svolta nella camera di…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.