Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 41302 del 22 novembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:41302PEN

Massima

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Il reato di calunnia si configura quando l'agente, consapevole dell'innocenza della persona denunciata, formula una falsa accusa a suo carico, attribuendole un fatto determinato, al fine di procurarle un danno. La condotta calunniatrice è integrata anche quando l'imputato, pur non essendo l'autore materiale della denuncia, abbia comunque fornito consapevolmente false informazioni che hanno indotto l'autorità giudiziaria a procedere nei confronti di un soggetto innocente. L'elemento soggettivo del reato di calunnia è integrato dalla consapevolezza dell'imputato circa l'innocenza della persona denunciata e dalla volontà di procurarle un danno, a prescindere dalle sue effettive intenzioni o dal fine ultimo perseguito. La credibilità della persona offesa, valutata dal giudice di merito sulla base di un complessivo apprezzamento degli elementi probatori, costituisce un fattore determinante ai fini della configurazione del reato, anche in assenza di riscontri esterni alle sue dichiarazioni, purché queste siano logiche, coerenti e prive di contraddizioni rilevanti. L'omessa rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale nel giudizio di appello non integra un vizio di motivazione, se la prova richiesta non risulta decisiva ai fini della decisione, atteso che l'articolo 603 c.p.p. prevede tale integrazione probatoria solo in presenza di prove sopravvenute o scoperte dopo la sentenza di primo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SERPICO Francesco - Presidente

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLINI Giacomo - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

SO. Au. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza emessa il 22/02/2008 dalla Corte di Appello di Milano;

letti il ricorso e la sentenza impugnata ed esaminati gli atti;

udita in pubblica udienza la relazione del consigliere Dott. ((omissis));

udito il pubblico ministero in persona del sostituto Procuratore Generale Dott. GALASSO Aurelio, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore dell'imputato, avv. ((omissi…

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