Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio della propria competenza di governo del territorio, ha il potere di disciplinare l'utilizzo delle aree comunali, anche attraverso la previsione di limiti temporali per l'installazione di opere oggettivamente precarie e temporanee, dirette a soddisfare esigenze contingenti e rimovibili. Tuttavia, il termine di 80 giorni complessivi, comprensivo dei tempi necessari per il montaggio e lo smontaggio delle strutture, fissato dal Comune di Arzachena per l'autorizzazione all'installazione di tali opere, si rivela palesemente irragionevole e incompatibile con la normativa regionale che consente un periodo di utilizzazione non superiore a 180 giorni. La fissazione di un termine così ristretto, infatti, preclude di fatto lo svolgimento dell'attività imprenditoriale, risultando sostanzialmente antieconomica e incompatibile con un proficuo utilizzo dell'area da parte del concessionario. Pertanto, il provvedimento comunale che limita a soli 80 giorni la durata dell'autorizzazione per l'installazione di opere precarie e temporanee, pur rientrando nell'ambito della competenza comunale di disciplina dell'utilizzo del territorio, deve essere annullato per irragionevolezza e violazione del principio di proporzionalità, in quanto non adeguatamente motivato e sproporzionato rispetto all'ampio margine temporale consentito dalla normativa regionale.