Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2178 del 2015

ECLI:IT:TARNA:2015:2178SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive è legittimo anche in presenza di istanze di condono pendenti, qualora non sia provata in modo certo l'inclusione di tali opere nelle domande di sanatoria. L'onere di fornire la prova dell'inclusione delle opere contestate nelle pratiche di condono incombe sulla parte ricorrente, in applicazione del principio dispositivo con metodo acquisitivo, in quanto trattasi di fatti rientranti nella sua sfera di signoria. In mancanza di tale prova, l'amministrazione è legittimata ad adottare il provvedimento di demolizione ai sensi dell'art. 31 del d.p.r. n. 380/2001, in quanto l'eventuale pendenza di una domanda di condono non sospende né impedisce l'esercizio dei poteri sanzionatori per opere abusive. Inoltre, anche qualora le opere contestate siano riconducibili a interventi di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo o realizzazione di pertinenze su manufatti abusivi non sanati né condonati, tali interventi ripetono la medesima illegittimità dell'opera principale e sono pertanto soggetti all'ordine di demolizione. Il provvedimento di demolizione, in quanto atto dovuto a fronte dell'accertamento dell'abuso edilizio, non necessita di una specifica motivazione in ordine alla sussistenza dell'interesse pubblico attuale alla rimozione dell'abuso, né di una comparazione con gli interessi privati coinvolti, essendo tale interesse in re ipsa. Infine, l'eventuale preannuncio nell'ordine di demolizione dell'effetto acquisitivo di cui all'art. 31, comma 3, del d.p.r. n. 380/2001 non inficia la legittimità del provvedimento, in quanto tale effetto costituisce una conseguenza fissata direttamente dalla legge e non necessita di una puntuale indicazione nell'atto di ingiunzione.

Sentenza completa

N. 01080/2011
REG.RIC.

N. 02178/2015 REG.PROV.COLL.

N. 01080/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1080 del 2011, proposto da:
Giada Falanga e Mirella Miriel, rappresentate e difese dagli avv. Vincenzo Iovino, Maria Rosaria Apicella, Domenico Boniello, Teodorico Boniello, con domicilio eletto presso lo studio dell’Avv. Riccardo Sgobbo in Napoli, Via Chiatamone,23;

contro

Comune di Anacapri in persona del Sindaco p.t. non costituito;

per l'annullamento

dell’ordinanza prot. n. 16526 del 30/11/2010 recante ingiunzione di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi in ordine alle opere edilizie eseguite presso l'immobile sito alla via Pino, in catasto al f. 5, p.lle 1565,1355 sub…

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