Cassazione penale Sez. II sentenza n. 33494 del 9 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:33494PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la penale responsabilità dell'imputato, è tenuto a verificare la coerenza e la logicità della ricostruzione dei fatti operata dai giudici di merito, senza poter sindacare autonomamente la credibilità delle dichiarazioni testimoniali o la plausibilità di ipotesi alternative, se queste non trovano adeguato riscontro nel compendio probatorio. Pertanto, la motivazione della sentenza di appello, che abbia dato conto in modo esaustivo della dinamica dei fatti e della attendibilità delle fonti di prova, non può essere censurata per il solo fatto di aver ritenuto più verosimile una ricostruzione rispetto ad altre ipotesi, ove queste ultime risultino prive di adeguato supporto probatorio. Analogamente, il giudice di legittimità non è tenuto a una specifica motivazione in ordine al diniego delle circostanze attenuanti generiche, quando la decisione risulti coerente con gli elementi di fatto accertati e non si fondi su valutazioni manifestamente illogiche o arbitrarie. Infine, la valutazione della recidiva, ai fini della determinazione della pena, deve tenere conto non solo della mera reiterazione di condotte illecite, ma anche della loro prossimità temporale e della loro omogeneità, in quanto indici di una persistente e ingravescente pericolosità sociale dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/06/2020 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. TUTINELLI VINCENZO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. ZACCO FRANCA che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
Il difensore presente si riporta ai motivi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento impugnato, la Corte di appel…

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