Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34556 del 11 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:34556PEN

Massima

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Il comportamento molesto e offensivo del coniuge nei confronti dell'altro, anche dopo la separazione, che determina problemi e inconvenienti vari, fino a provocare lesioni personali, integra i reati di molestie e lesioni personali, comportando la condanna penale dell'autore e l'obbligo di risarcire il danno subito dalla vittima. Il giudice, nel valutare la richiesta di attenuanti generiche, deve considerare negativamente il pessimo comportamento processuale dell'imputato, come l'allegazione e il tentativo di provare documentalmente alibi falsi, oltre alla gravità e alla mancanza di resipiscenza delle condotte. La mera alterazione anatomica che non interferisce con il profilo funzionale della persona non esclude la rilevanza penale della lesione personale, essendo sufficiente la temporanea difficoltà di movimento dell'arto leso per integrare il concetto di "malattia" ai fini della fattispecie di lesioni personali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. IPPOLITO Francesco - rel. Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS);

contro la sentenza della Corte d'appello di Bologna, emessa il 19.10.2010;

- letto il ricorso e il provvedimento impugnato;

- udita in pubblica udienza la relazione del cons. F. Ippolito;

- letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del sostituto procuratore generale dott. SCARDACCIONE Eduardo Vittorio, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

- udito per la parte civile l&…

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